Camminate e Trekking

Camminate e trekking

Noi amiamo camminare in montagna, alla scoperta di nuovi luoghi ed angoli nascosti, ma anche per ammirare i colori e immergerci nei suoni della natura. E perché no, con il segreto desiderio di incontrare e scorgere i molti animali che vivono nei nostri boschi.

Al Vecchio Abete è un punto di partenza per i percorsi e gli itinerari escursionistici, ricchi di storia e di natura, per tutti i gusti e i livelli di difficoltà. Potrete scegliere tra tranquille e rilassanti passeggiate, escursioni alla ricerca di paesaggi incontaminati e di piccole avventure, ma anche traversate impegnative e trekking mozzafiato.

Cominciate con il Cotolivier, con l’escursione che giunge fino al Rifugio Vazon e magari proseguite fino alla Croce di San Giuseppe. Ma anche è da fare il Giro delle Borgate. Il Parco del Gran Bosco di Salbertrand offre interessanti itinerari e passeggiate, come da Monfol a Seu, senza dimenticare il Sentiero dei Franchi, localmente detto Viò du Sarazin (Sentiero dei Saraceni), che da Oulx a Salbertrand percorre il medesimo tracciato della Via Francigena (che dalla pianura risale la Valle di Susa alla volta del Monginevro lungo alcuni degli itinerari dei pellegrini medievali).

La traversata Oulx-Beaulard per il Sentiero Balcone e da Beaulard al Puy, percorso che si snoda tra boschi di pino silvestre e abete rosso fino a raggiungere le ultime case della borgata Puy, che merita una sosta per ammirarne le architetture tradizionali ancora intatte. E se vi interessa la storia, riconoscerete nei sentieri che dal Vilaretto vi porteranno a Savoulx e a Beaulard gli scenari in cui i partigiani trovavano riparo. Qui, infatti, si trovava uno dei loro nascondigli, anche se l’esatta posizione è ancora un segreto che gli abitanti di Oulx custodiscono e celano gelosamente.

Un interessante itinerario giunge fino al Passo di Desertes (2553 m). In altri tempi, questa era la via dei contrabbandieri verso la vicina Francia, di cui troverete testimonianza nei resti della caserma della Guardia di Frontiera, che segna il confine di Stato. Da questo luogo senza tempo, ci si affaccia ad ovest, sul paesaggio lunare dell’alta valle di Plampinet (Francia). Ma non è tutto, anche arrivare al Passo della Grand Hoche (2477 m) e raggiungere la sua vetta (2760 m) è una ottima escursione, che si conclude con la vista di un magnifico panorama sulle cime dell’alta Valle di Susa, della Vanoise e del Delfinato.
Da qui, proseguendo poco sotto la cresta sul versante francese, si raggiunge in breve tempo la Punta Arbour (2803 m).

Alcuni dei nostri suggerimenti

Fenils - Colletto Grigio - Colletto Rosso | Difficoltà: T

Difficoltà: T (Bassa)
Dislivello: 350 m

Da Oulx si parte in macchina in direzione di Cesana fino a Fenils. Si posteggia nella parte bassa della borgata. Si prende la sterrata a destra con l’indicazione Colletto Grigio. Si sale su per un’ampia strada sterrata con larghi tornanti per arrivare fino al Colletto Grigio. Una volta in cima, si cambia versante ed attraverso un fitto e bel bosco di larici, si continua in salita fino al Colletto Rosso, a quota 1.600 metri. Da qui si raggiungono le baite del Coletto Rosso, per iniziare la discesa fino a Fenils.
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Oulx – Villaretto | Difficoltà: T

Difficoltà: T (Bassa) Dislivello: 220 m Tempo complessivo: 1,45 ore Si sale da Oulx in direzione in Cotolivier. Lasciate le case ad un chilometro, si trovano le indicazioni per Villaretto, con la sua cappella dedicata a San Giovanni. Si prosegue fino a un bivio, dove si trova un albero monumentale. Si prosegue a sinistra attraverso il bosco, e in salita si arriva fino a sbucare in una strada carrozzabile. Si continua fino ad una fontana-lavatoio.
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Signols - Cave del Gesso | Difficoltà: T

Difficoltà: T (Bassa) Dislivello: 360m Tempo complessivo: 2,30 ore Sulla strada Oulx-Bardonecchia, dopo il bivio per Signols, svoltare a destra sulla prima strada, sul lato opposto della Casa AlpinaDon Macario e parcheggiare. L’itinerario escursionistico trascorre nel Sito di Interesse Comunitario denominato “Oasi Xerotermica di Oulx-Auberge” ed è caratterizzata dalla predominanza di rocce calcaree che hanno avuto in passato una grande importanza dal punto di vista dello sfruttamento delle risorse del territorio e conservano tutt’ora una certa rilevanza dal punto di vista mineralogico. Seguire la strada sterrata e imboccare il sentiero di Les Ourettas. Dopo circa un’ora di salita (quota 1390 metri circa) si raggiunge il sito minerario sfruttato tra il 1881 ed i primi anni sessanta. Le cave, sia a cielo aperto, sia in galleria, sparse lungo i due chilometri di filone, erano servite da carrelli su binari che affluivano a un sistema di discesa con teleferiche che portava il materiale grezzo all’area di lavorazione e stoccaggio a valle. Oggi, grazie all’intervento di recupero e valorizzazione, è possibile visitare un importante sito di archeologia industriale dove un piacevole sentiero corredato di bacheche descrittive ed i resti di due teleferiche, i pezzi di binari a scartamento ridotto, un vagoncino a due assi a cassone ribaltabile, una benna, alcuni assali ed una minuscola piattaforma girevole manuale, raccontano come si lavorava.
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Sentiero dei Franchi - Parco Naturale del Grand Bosco | Difficoltà: T

Difficoltà: T (Bassa) Dislivello: 140 m Tempo complessivo: 2,00 ore Da Oulx raggiungere la frazione Gad. Il sentiero percorre il medesimo tracciato della Via Francigena (che dalla pianura risale la Valle di Susa alla volta del Monginevro lungo alcuni degli itinerari dei pellegrini medievali), attraversando la parte bassa del Parco Naturale Regionale del Gran Bosco di Salbertrand. Uscendo in salita dalla borgata del Gad, si percorrono circa 1,3 km di strada sterrata e poi di mulattiera prima di incontrare le tabelle di confine del Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand (quota 1050 m.) nei pressi del Rio Gran Comba. Il sentiero sale a mezza costa nella pineta, tenendo a sinistra la Dora Riparia e il lago di Pont Ventoux e ci si dirige verso Salbertrand. Si potranno vedere i resti delle fornaci per la cottura della calce e i siti ecomuseali delle carbonaie e della ghiacciaia ottocentesca con l’annesso laghetto di approvvigionamento. Il Sentiero dei Franchi prosegue verso il Sapè ed il Frais prima di uscire dall’area protetta, ma la presenza della stazione ferroviaria a Salbertrand consente a chi non desiderasse ripercorrere l’itinerario a ritroso di ritornare ad Oulx comodamente in treno.
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Château Beaulard - Rifugio Guido Rey | Difficoltà: E

Difficoltà: E (Media-Bassa) Dislivello: 390 m Tempo complessivo: 2,45 ore Si raggiunge Beaulard, una panoramica frazione di Oulx, dove si posteggia. Si prosegue fino alla borgata di Château, una bella frazione. All’uscita si prosegue per una strada segnata che sale ripida nel bosco, passando davanti alle case diroccate di Pra du Bois. Il sentiero segue, ben indicato, fino ad arrivare al Rifugio Guido Rey. È una bella escursione perché permette di ammirare le imponenti pareti della Grand’Hoche e della Guglia d’Arbour.

Pourachet (2048 m) - Croce di San Giuseppe (2394 m) | Difficoltà: E

Difficoltà: E (Media-Bassa) Dislivello: 350 m Tempo complessivo: 2,30 ore Si sale in auto da Oulx per la strada del Cotolivier in strada asfaltata per 6 km fino a Vazon. Si prosegue per altri 4 km per strada sterrata fino al bivio Cappela Madonna del Cotolivier. Si lascia l’auto e a piedi si prosegue per una carrozzabile che parte verso il Pourachet. Continuando diritto si arriva a un bivio che porta al Colle di Desertes, e a desta verso la Croce di San Giuseppe. Dal bivio parte un sentiero che in poco più di mezz’ora sale fino alla cresta della Croce di San Giuseppe.
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Il Giro delle Borgate | Difficoltà: E

Difficoltà: E (media) Dislivello: 585 m Tempo complessivo: 4,50 ore Si sale da Oulx verso il Cotolivier. Si prosegue fino alla borgata Pierre Menaud. Lì si parcheggia. Si prosegue per la strada sterrata verso Soubras (2,5 km circa). Prima dell’abitato si trova la cappella di San Barnaba, che offre una bella vista della valle. Attraversando la borgata, si trova una bella fontana ottagonale e fra baite si scende per la strada che porta ad Amazas. Da lì si prosegue fino a Balbière e dopo si raggiunge Autagnas, borgata composta da baite quasi tutte diroccate e da una piccola chiesetta. Si prosegue per un buon tratto fino a Millaures, da dove parte il sentiero 536 che porta al Plan de Selle. Arrivato a questo punto si devia in direzione della Croce di San Giuseppe dove attraverso una sterrata si arriva sotto la cappella dedicata a Notre Dame de la Lumière. Inizia una comoda discesa fino alla frazione Vazon, una bella borgata, per proseguire a Pierre Menaud.
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Passo di Desertes (2550 m) | Difficoltà: E

Difficoltà: E (Media) Dislivello: 500 m Tempo complessivo: 3,00 ore Ci sono due strade per arrivare. La prima è dalla statale verso Cesana, per cui si prende la strada fino alla frazione Desertes. Là sarà necessario lasciare la macchina e proseguire per il Plan dela Sella fino al Passo. Un’altra opzione è quella di arrivare per la strada del Cotolivier in strada asfaltata per 6 km fino a Vazon. Si prosegue fino al bivio Cappela Madonna del Cotolivier. Si lascia l’auto e a piedi si continua per una carrozzabile che parte verso il Pourachet. Continuando diritto si arriva a un bivio che porta al Colle di Desertes. Da lì si apprezzerà il paesaggio roccioso e sobrio, ma anche fortificato. Ci sono infatti diverse casermette. Si arriva al Rifugio Rocchette per proseguire salendo lungo un sentiero a zig-zag in un’ampia pietraia che ci porta dopo un’ora di camminata al passo. Il Passo di Desertes è stato un passo storico fra la Francia e l’Italia, utilizzato anche dai contrabbandieri.
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Château Beaulard - Passo dell’Orso - Grand’Hoche - Guglia d’Arbour | Difficoltà: E

Difficoltà: E (Escursionisti Esperti) Dislivello: 1400m Tempo complessivo: 3,00 ore È una lunga ma piacevole escursione fino ad una delle più note cime dell’alta Valle di Susa. L’escursione è sconsigliata in caso di scarsa visibilità o con innevamento. È necessario arrivare alla borgata di Chateau Beaulard e parcheggiare nel piazzale a monte dell’abitato. Da lì seguire le indicazioni per il Rifugio Guido Rey e la punta Grand Hoche. Il ripido sentiero, snodandosi attraverso i boschi di conifere, conduce al rifugio. Da qui si segue quindi la vecchia pista degli impianti da sci ora dismessi, in direzione sud, avendo come riferimento la vetta della Guglia d’Arbour e la base del massiccio. Una volta intercettato il sentiero di salita da Beaulard, ben segnalato (segnavia 702), si prosegue lungo questo tracciato a sinistra, in direzione est, attraversando tutto il versante del massiccio fino alla base dello sperone del Rocher de la Garde. Il sentiero si inerpica quindi ripido fino a quota 2400 m, dove taglia le propaggini della Clotesse in direzione ovest fino ad arrivare al Passo della Grand Hoche (2477 m) e al vicino bivacco del Passo dell’Orso. In quest’ultimo tratto occorre prestare particolare attenzione per la presenza di punti particolarmente esposti e franosi. Dal Passo della Grand Hoche si risale infine il versante est della montagna seguendo la traccia fino a raggiungere la vetta (2760 m), dalla quale si gode un’ottimo panorama sulle cime dell’alta valle di Susa, e anche della parte francese. Da qui, proseguendo poco sotto la cresta sul versante francese, si raggiunge la Punta Arbour (2803 m).